SISTEMI PER PRODURRE CARTE TOPOGRAFICHE

Le carte topografiche, come pure le carte geografiche, possono essere di due tipi fondamentali: le CARTE RILEVATE che nascono dall'esecuzione di misure e rilievi sul terreno, per merito dei topografi che, specie nel primo ventennio del secolo scorso, furono molto attivi per rilevare tutto il territorio italiano, e le CARTE DERIVATE che hanno origine dalle carte rilevate, attraverso una serie di lavori che i cartografi svolgono a tavolino.
Le carte rilevate, ricche di particolari perché basate sul rilievo diretto della superficie reale, dai cartografi sono ridisegnate con solo alcuni particolari che sono ingranditi. S’incollano i vari fogli e il mosaico ottenuto è fotografato, per ridurre le dimensioni grafiche. Quest’ultimo prodotto è l’originale della carta derivata.
Oggi, al rilievo topografico del passato, eseguito per triangolazioni sul suolo, è seguito quello fotogrammetrico che consiste nello scattare fotografie aeree del territorio da rappresentare sulle carte. Nel caso di terreno pianeggiante, ogni fotografia è da considerarsi come un pezzo di carta topografica, solo che i particolari sono in essa rappresentate con immagini fotografiche anziché disegnati.
Collegando le varie fotografie e ripassando a penna i contorni delle immagini, si avrà un originale disegnato.
Nel caso di terreno collinare e montuoso, invece, i particolari della fotografia aerea sono ancora quelli che si vogliono per la carta topografica, ma sono deformati in modo tale che non è più possibile ridisegnarli. E’ necessario proiettare le fotografie in giusti restitutori fotogrammetrici.
Le foto, riprese da due punti diversi della linea di volo, rappresentano i due versanti di un colle o di un monte.
Le due fotografie, l’una successiva all’altra, messe in due camere di proiezione ravvicinate (ad esempio 100 centimetri), rispetto a quella che era la distanza reale dei due punti di presa (ad esempio 2000 metri), attraverso raggi luminosi che s’intersecheranno, permetteranno, a un carrello dotato di matita, di disegnare, per punti, i particolari del terreno.
E’ da ricordare che la lavorazione delle carte topografiche richiede molti strumenti e macchinari, e persone specializzate e precise.
Le carte topografiche e geografiche non sono facili da interpretare se non si conoscono i metodi e i simboli usati per rendere più facile la tra scrittura di tutti i particolari di un luogo. Ad esempio le altimetrie e le batimetrie del suolo terrestre, sulle carte geografiche, sono rappresentate, rispettivamente, con il marrone e con l’azzurro, con intensità diversa di colore, in base all’altezza dei monti e alla profondità delle acque. E’ chiaro che la quota zero l’abbiamo al livello del mare.
Sulle carte topografiche, oltre alle tinte isometriche, si usano: il lumeggiamento a sfumo, i punti quotati, intesi in metri, e le curve di livello.
Per curva di livello è da intendersi una linea chiusa che congiunge tutti i punti, del suolo terrestre, che hanno la medesima quota rispetto al livello del mare. Le curve di livello che indicano le altitudini sono dette isoipse, mentre, le isobate indicano le profondità dei mari e dei laghi.
La differenza di livello fra una curva e quella successiva, della stessa intensità, è di metri cento.
Attraverso la lettura delle carte, stando comodamente seduti a tavolino, si possono progettare interventi sul territorio per costruire strade, ponti, acquedotti, per arginare corsi d’acqua, per bloccare frane, e per rimboschire e migliorare il nostro comune ambiente di vita.

Rilievo topografico sul terreno, per opera del tecnico topografo.

Topografo accanto ad una tavola pretoriana.

Topografo con telemetro: strumento ottico per rilevare distanze.

Goniometro da campo: teodolite.

Rilevamento di punti trigonometrici da campanile.

Rilievo fotogrammetico.

Fotografia aerea e rispettiva carta topografica.

Strisciata dell'aereo, sulla linea di volo, per rilevare il territorio attraverso gli scatti fotografici.

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Sequenza per ottenere carte topografiche derivate.

Carte topografiche derivate, alla scala 1:100.000.

Carte topografiche derivate, alla scala 1:25.000.