IL CARSISMO

L’acqua piovana, detta anche meteorica, avvicinandosi al suolo, si arricchisce di anidride carbonica e diviene leggermente acida. Nei suoli permeabili e tra le fratture della roccia calcarea scende in profondità e diluisce il carbonato di calcio che compone quest’ultima, rendendola cavernosa. E’ l’anidride carbonica che, reagendo con l’acqua, forma l’acido carbonico che scioglie la calcite e forma il bicarbonato di calcio solubile. Tale roccia caratterizza il nostro territorio ma specialmente quello del Carso da cui ha preso il nome. Il Carso è una regione del nord Italia, molto vicina a Trieste. Il carsismo quindi è legato alle acque di deflusso che vengono a contatto con la roccia solubile: calcari, gassi e rocce salifere. Il calcare è costituito prevalentemente da carbonato di calcio, selce, argille, feldspati, pirite e calcite. Nel carsismo prevalgono le reazioni di soluzioni delle rocce lungo le stratificazioni orizzontali e le fratture verticali che, in tempi abbastanza lunghi, si svuotano e originano grotte e voragini. Il processo di rideposizione del carbonato di calcio, legato all’evaporazione dell’acqua e alla perdita di anidride carbonica, forma, nelle grotte, le stalattiti, le stalagmiti e le colonne o pilastri. Le grotte sono cavità sotterranee naturali di dimensioni abbastanza grandi tanto da essere accessibili all’uomo. Qui non c’è il cambiamento delle stagioni perché la temperatura non cambia e l’ambiente è abbastanza umido. Le grotte si formano, pertanto, in zone costituite da rocce calcaree composte di carbonato di calcio che viene sciolto dalle acque. Non tutte le grotte sono d’origine carsica, infatti alcune sono state formate dalle onde del mare, altre dall’acqua delle cascate, mentre altre dai vulcani.
 ESCAPE='HTML'
 ESCAPE='HTML'
 ESCAPE='HTML'
 ESCAPE='HTML'