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L′ACQUA POTABILE

L’acqua è una risorsa molto importante per tutti gli esseri viventi della Terra, perché senza tale sostanza non è possibile la vita. Gli uomini già dall’antichità ritenevano che l’acqua fosse una sostanza fondamentale per la sopravvivenza; infatti, si stanziarono vicino a raccolte d’acqua di tipo naturale come mari, laghi e fiumi.
L’acqua era adoperata per lavarsi, per cuocere i cibi e per dissetarsi, oltre che una risorsa indispensabile per la pratica dell’agricoltura. Nei giorni odierni l’acqua dolce è molto richiesta perché adoperata per molte necessità igieniche e sanitarie legate alla vita moderna.
Basta aprire il rubinetto di casa nostra per disporre d’acqua pronta per i nostri fabbisogni giornalieri: cucinare, curare l’igiene personale, lavare indumenti e oggetti, e cosa molto importante per soddisfare la nostra esigenza quotidiana di bere.
Per dissetarsi c’è bisogno d’acqua potabile che si ricava dalle acque dolci dei laghi e dei fiumi, dopo opportuni trattamenti per renderla sterile, limpida e priva di un qualsiasi odore.
In tutto il mondo solo il 3% di tutta l’acqua terrestre è dolce, in altre parole contenenti sali disciolti in quantità minori allo 0,5% mentre, il 97% dell’acqua terrestre è salata, vale ad affermare che contiene sali disciolti in quantità maggiori allo 0,5%.
Le proprietà asettiche dell’acqua si raggiungono trattandola con raggi gamma o con l’aggiunta di cloro, nelle giuste quantità. I trattamenti di filtraggio e d'aerazione servono a renderla inodore insapore e incolore.
Lungo le precipitazioni atmosferiche, l’acqua, scorrendo sulla superficie terrestre, si raccoglie:
1. In profondità nelle falde acquifere. Queste sono raccolte d’acqua sotterranea che si formano in varie profondità, secondo di dove si trovano gli strati impermeabili della roccia.
2. In superficie nelle doline. Queste sono degli avvallamenti della crosta terrestre dovuti allo svuotamento d'alcuni strati del sottosuolo formato da roccia calcarea; questo fenomeno influisce sul crollo della volta delle grotte così da formare in superficie le doline.
3. Nei laghi. Questi sono depressioni naturali della crosta terrestre che possono trovarsi a diversa altitudine.
L’Acquedotto Pugliese, il più grande acquedotto d’Europa per quanto attiene la sua lunghezza, inizia dall’invaso di Caposele e termina a Santa Maria di Leuca. L’acqua è prelevata dal fiume Sele (al confine tra Campania e il Molise) e, dopo opportuni trattamenti di purificazione e di sterilizzazione è immessa nella galleria “Pavoncelli”: primo tratto del troncone principale dell’acquedotto. Dal troncone principale dell’acquedotto si dipartono le arterie secondarie che servono tutti i paesi della Puglia.
E’ il 24 aprile del 1915 quando, per la prima volta, l’acqua di Caposele inizia a zampillare, alta, nella vasca della piazza dell’Ateneo a Bari.
A Noci, il collegamento alla rete principale dell’Acquedotto Pugliese avviene attorno all’anno 1916. Prima di quella data, nei periodi in cui per parecchi mesi scarseggiavano le piogge e le riserve d’acqua dolce accumulate nelle cisterne di pietra, si riducevano al minimo, i carrettieri si recavano in Lucania e in Irpinia, alle sorgenti, a riempire i barili d’acqua che avrebbero venduto alla popolazione assetata.
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Torrente.

Diga del Pertusillo.

Dolina.

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