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IL CICLO DELL′ACQUA

Il ciclo più conosciuto, fra quelli naturali è quello dell’acqua; il quale inizia con il fenomeno dell’evaporazione. Esso avviene grazie ai raggi solari che incidono sulla superficie dell’acqua degli oceani. A questo punto l’acqua si riscalda ed evapora, passando cosi dallo stato liquido a quello gassoso. Le molecole d’acqua si distanziano fra, di loro e salgono verso il cielo perché sono più leggere rispetto agli altri gas. Le molecole di vapore acqueo, incontrando aria più fredda, si avvicinano e formano le nubi. A causa della condensazione, le nubi, diventano più pesanti e scendono di quota. Le goccioline che costituiscono le nubi, molto piccole, sono sorrette dalle masse d’aria sino a quando non ne incontrano altra, fredda che, condensandole, per l’eccessivo peso, cadono al suolo sotto forma di pioggia.
La pioggia è la più importante tra le varie precipitazioni, sia per l’influenza sulla vita vegetale sia perché costituisce, con la temperatura, uno degli elementi fondamentali per la caratterizzazione del clima sulle varie zone della Terra. Le piogge sulla Terra non sono ben distribuite; ma la loro quantità e frequenza variano da luogo a luogo secondo la posizione geografica, della latitudine e dell’altitudine. Un eccessivo raffreddamento delle goccioline sospese nell’aria, verso lo 0°C, conduce alla formazione dei fiocchi di neve. La neve che cade sulle zone montuose, depositandosi, forma nevai e ghiacciai; parte di questa neve si scioglie in primavera o in estate, ma sopra i 2500-3000 metri, una certa quantità di neve rimane tutta l’anno. Il ciclo dell’acqua, pertanto, si basa sui suoi stati fisici che e a loro volta sono legati alla temperatura ambientale.
L’acqua è sempre stata fonte insostituibile di vita per tutti gli esseri viventi. Spesso, l’uomo agisce inconsciamente e altera l’equilibrio biologico di fiumi, mari, laghi e Oceani, sconvolgendo così tutte le forme di vita esistenti. Le principali sostanze nocive che sono immesse nelle acque, causandone l’inquinamento sono: detersivi, insetticidi, polveri ed elementi radioattivi, oli e altre sostanze tossiche non facilmente biodegradabili.
Gli esseri umani, da sempre, hanno utilizzato le acque dolci per praticare l’agricoltura, le attività di trasformazione delle materie prime e quelle d'uso domestico, oltre al giornaliero bisogno personale di ognuno. Hanno scavato cisterne nella roccia: per accumulare dell’acqua piovana, hanno trivellato pozzi per portare in superficie le acque delle vene sotterranee, hanno sbarrato con dighe il corso dei fiumi, creando bacini artificiali d’accumulo. Questi interventi degli uomini, uniti ai tanti disboscamenti di superfici naturali, hanno modificato il clima e il normale ciclo dell’acqua.
E’ tempo di riflettere, di rispettare la natura e di conservare al meglio il nostro ambiente. Curiamo gli spazi verdi esistenti e piantiamo alberi in tutte quelle aree libere e incolte. Mettiamo in ordine il territorio per frenare gli eventi imprevedibili, improvvisi, che si abbattono sulle persone, sulle cose.
Niente si può fare contro la furia di un ciclone, di masse d’acqua in precipitoso movimento, di un’aria priva d’ossigeno. Un caldo torrido rende la terra arida e incapace di conservare e di far nascere la vita.
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