LA BUSSOLA E LA ROSA DEI VENTI

La bussola è uno strumento di forma cilindrica che, utilizzando l’azione del campo magnetico terrestre, per mezzo di un ago magnetizzato, stabilisce una direzione di riferimento. Il suo nome deriva da bosso, un tipo di legno che si usava in antichità per costruire questo strumento di orientamento. Molto probabilmente i Cinesi ne sono stati gli inventori. Dai Cinesi ne appresero l’uso, gli Arabi e da questi agli Europei, forse ai marinai Amalfitani.
La vecchia rosa dei venti reca denominazione dei venti d’impronta Amalfitana anche presso altri popoli, ed è possibile che i miglioramenti dello strumento siano dovuti a navigatori italiani.
L’amalfitano Flavio Gioia è menzionato come presunto inventore della bussola.
La bussola è costituita da una scatola di forma cilindrica avente sul fondo, e nel suo centro un asse cardanico, ove poggia un ago magnetico che lasciato libero di ruotare, si orienta secondo la direzione NORD-SUD.
Sul fondo della scatola (quadrante), oltre alla graduazione, è situata la rosa dei venti, cioè un quadrante (diviso in 360°) sul quale sono indicati i punti cardinali: nord (N) o Tramontana, est (E) o Levante, sud (S) o Mezzogiorno, ovest (O oppure W) o Ponente.
La punta nord dell’ago magnetico, è un magnete permanente a forma di barretta sottile, che può essere brunita, rossa, fosforescente, sagomata, a punta di freccia per distinguerla dalla punta del sud. La bussola serve come mezzo di orientamento quando il cielo è nuvoloso e non possiamo vedere la posizione del Sole e della Stella Polare.
IL magnetismo terrestre fa disporre l’ago calamitato secondo i poli magnetici che si trovano a circa 70° di latitudine nord (Canada) e a 73° di latitudine sud (Terra Vittoria nell’Antartide), quindi bisogna correggere l’orientamento ottenuto con la bussola per risalire alla direzione del nord geografico.
IL quadrante circolare della rosa dei venti, attraverso la tracciatura di due assi perpendicolari, permette di determinare quattro settori i quali, a loro volta, divisi a metà, permettono di determinare altri punti sull’orizzonte: Nord-Est o Greco, Sud-Est o Scirocco, Nord-Ovest o Maestro, Sud-Ovest o Libeccio. I nomi dei venti intermedi derivano dai paesi o luoghi da cui spirano i venti che si dirigono verso l’osservatore che si trova al centro del Mare Ionio: la Grecia (Greco), la Siria (Scirocco), la Libia (Libeccio), e il vento predominante nel Mediterraneo Maestro), coincidenti con le direzioni: Nord-Est, Sud-Est, Sud-Ovest e Nord-Ovest.

Grafico del Globo terrestre in cui si notano le linee di forza magnetica.

La bussola

La rosa dei venti.

I principali punti cardinali.